CIWF Logo Food Business
Search icon

Presentato il nuovo rapporto del benchmark BBFAW

News Section Icon Pubblicato 01/03/2018

È stato presentato a Londra lo scorso 22 febbraio il sesto rapporto del benchmark globale sul benessere degli animali d’allevamento, BBFAW, che ha passato in rassegna le comunicazioni pubbliche di 110 aziende alimentari leader globali di settore, per valutare come gestiscono e comunicano le proprie policy e pratiche in tema di benessere animale.

In base alla valutazione, le aziende sono inserite in una classifica che va da un livello 1 (nel quale appaiono le aziende con i risultati migliori) a un livello 6 (dove si trovano le aziende che non inseriscono il benessere animale in agenda). Il benchmark BBFAW rappresenta a oggi uno strumento globale utilizzato soprattutto dagli investitori e dagli stakeholder di settore per valutare non solo le pratiche e le performance delle aziende in tema di benessere animale, ma anche la conoscenza e la trasparenza delle filiere. Aspetti che stanno sempre più a cuore anche ai consumatori, come dimostra anche il recente sondaggio condotto tra le aziende valutate nel benchmark, secondo il quale il 78% delle aziende individua nelle richieste dei propri clienti e dei consumatori il fattore principale che guida l’approccio sul benessere animale.

I risultati mostrano un costante miglioramento dell'attenzione che le aziende rivolgono al benessere degli animali d'allevamento: dal 2012 a oggi è cresciuto il numero di aziende che non solo hanno pubblicato una policy sul tema (passato dal 46% nel 2012 all’80% del 2017), ma che hanno anche definito target e obiettivi specifici (passato dal 26% al 72%) e che hanno iniziato a comunicare i progressi fatti verso il raggiungimento degli obiettivi (ad esempio, il 54% delle aziende fornisce almeno qualche dato sul numero di animali che non sono confinati in gabbia nelle loro filiere).

Mentre al vertice continuano a comparire solo aziende straniere (Coop Svizzera, Marks & Spencer, Waitrose, Migros e Cranswick), importanti segnali di cambiamento iniziano a registrarsi anche In Italia, dove ormai quasi tutte le sette aziende analizzate iniziano a riconoscere il benessere animale come un tema da affrontare nelle loro politiche.

La situazione in Italia

Barilla conferma la propria leadership tra le aziende italiane, restando l’unica azienda italiana posizionata al livello 3 della piramide (posizione consolidata in tema di benessere animale), e si distingue per la sua comunicazione dettagliata e trasparente in tema di benessere animale, che comprende non solo la definizione di più obiettivi concreti, ma anche la comunicazione dei progressi fatti di anno in anno per raggiungerli.

Ulteriori miglioramenti anche dal settore della ristorazione, con Camst che continua a salire, passando quest’anno dal livello 5 al livello 4 (aziende che mostrano di voler fare progressi nell’ambito del benessere animale) della piramide. dove viene raggiunta da Ferrero, in discesa dal livello 3 dove si trovava l’anno scorso, e dal Gruppo Cremonini.

Come dichiara Francesco Malaguti, Direttore Acquisti di Camst "Siamo orgogliosi di essere migliorati nella valutazione del benchmark, salendo al livello 4 nel report di BBFAW 2017. Continueremo a lavorare per migliorare il benessere degli animali allevati nelle nostre filiere anche in futuro. Come Camst crediamo fortemente che accelerare questo percorso di miglioramento sia ormai diventata una priorità in tutta l’industria italiana."

Rappresentata per la prima volta nel benchmark anche la grande distribuzione italiana. Entra nel benchmark Coop Italia che si posiziona al livello 4 della piramide, insieme ad altri grandi player europei come Carrefour e Lidl e alla maggioranza delle aziende italiane analizzate. Rimangono invece stabili il Gruppo Veronesi, fermo come lo scorso anno al livello 5 della piramide (benessere animale inserito in agenda ma poche evidenze della sua implementazione), e Autogrill che si presenta ormai come l’unica azienda italiana nel livello più basso della piramide.

Riflettendo sui risultati di quest’anno, Elisa Bianco, responsabile del Settore Alimentare di CIWF ha commentato: "Vedere 6 aziende su 7 che riconoscono il benessere animale come un aspetto importante da affrontare nelle loro politiche aziendali è un segnale importante di come anche le aziende alimentari italiane stiano ormai iniziando a considerare il benessere animale come parte integrante delle loro strategie d’impresa. Ci congratuliamo con le aziende che hanno dimostrato una posizione di leadership anche in Italia e – continua Elisa Bianco – ci auguriamo che seguano tutte la stessa strada di miglioramento, a vantaggio di una sempre migliore conoscenza delle proprie filiere e trasparenza nelle comunicazioni a investitori e consumatori."

Globe

Stai utilizzando un browser obsoleto che non supportiamo. Ti preghiamo di aggiornare il tuo browser per migliorare la tua esperienza e la tua sicurezza.  Se dovessi avere ulteriori domande a riguardo, o qualsiasi altro problema, ti preghiamo di contattarci a info@ciwfonlus.it. Cerchiamo di rispondere a tutte le richieste entro due giorni. Tuttavia, a causa dei volumi di richieste che riceviamo, a volte potremmo metterci più tempo, ti preghiamo in quel caso di scusarci. In alternativa, se la tua richiesta è urgente, puoi contattare il nostro team di supporto al: +39 051 2960818  (le linee sono disponibili dalle 9:00 alle 17:00, dal Lunedi al Venerdì)