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Pubblicato il nuovo report EggTrack 2023!

News Section Icon Pubblicato 24/01/2024

Oggi (24 gennaio) è stata pubblicata l'ultima edizione del report globale EggTrack di Compassion, che mostra i progressi fatti dalle aziende alimentari verso l'abbandono delle gabbie nelle proprie filiere di uova, nonostante le continue sfide poste dall'influenza aviaria, dall'inflazione e dal contesto geopolitico, oltre che dal mancato supporto da parte dei legislatori.

Free range laying hens on pasture

EggTrack 2023

EggTrack è stato pensato per monitorare e incoraggiare la transizione delle principali aziende alimentari al mondo verso l'abbandono delle gabbie, poiché il reale impatto sulla qualità di vita degli animali diventa effettivo solamente nel momento in cui le aziende iniziano a progredire nel proprio percorso, adottando sistemi alternativi nelle proprie filiere. 

L'edizione 2023 del report analizza i progressi fatti da 444 aziende nel rispetto di 715 impegni ad abbandonare le gabbie. Per 511 (il 71%) di questi impegni sono stati comunicati i progressi fatti, e la transizione media si attesta al 75%. Nell'ultimo anno nove aziende hanno preso nuovi impegni per l'eliminazione delle gabbie a livello globale, mentre The Hershey Company ha raggiunto il proprio obiettivo di utilizzare 100% di uova da sistemi alternativi nelle proprie filiere globali. 

A livello regionale, la transizione media verso l'abbandono delle uova in gabbia è stata dell'80% in Europa, del 73% negli Stati Uniti e del 57% nella regione Asia-Pacifico, inclusa nel report a partire dall'edizione del 2022.

Risultati principali

  • 9 aziende hanno preso nuovi impegni a livello globale: Associated British Foods, Bakkavor Group, Brinker International, CKE Restaurants, Dairy Queen, Delaware North, McCormick & Company, Norwegian Cruise Line and The JM Smucker Company. 
  • 8 aziende hanno completato i propri impegni a livello globale, regionale o nazionale, tra cui KFC Europa, Kraft Heinz Company, Walgreens negli USA e Burger King in Australia e Nuova Zelanda.
  • La transizione media delle aziende analizzate in EggTrack sia nel 2022 che nel 2023 a livello globale è aumentata del 6,9%.
  • 21 aziende hanno pubblicato dichiarazioni contro l'utilizzo di sistemi combinati nelle proprie filiere: Alcampo, Aldi Italia, Aldi Spagna, Bennet, Bidfood (Regno Unito), Carrefour (Polonia e Spagna), Chef Express, Coles Group, Domino’s Pizza Group (Regno Unito e Irlanda), E.Leclerc, Eroski, Grupo Avícola Rujamar, Gruppo Barilla, Gruppo Eurovo, Gruppo Selex, Kroger, MARR, Makro (Paesi Bassi), Mercadona, Metro AG e Sammontana.

Scopri i progressi per regione e settore:

Aziende italiane

Delle 33 aziende italiane analizzate nel report, 27 comunicano lo stato di avanzamento della propria transizione, con progressi medi verso l’abbandono delle gabbie dell’88%.

Supermercati

Il settore che mostra i progressi migliori, oltre a una più completa trasparenza, è quello dei supermercati: dei 15 analizzati nel report, 14 comunicano lo stato della transizione, che si attesta al 96%.

  • Unes è stata inclusa per la prima volta in EggTrack grazie alla pubblicazione della propria politica ad abbandonare le gabbie, tuttavia limitata alle uova in guscio.
  • Despar Italia ha esteso il proprio impegno a tutte le uova del proprio assortimento, comprese quelle in guscio a marchi terzi.
  • Tutti i supermercati inclusi hanno preso impegni estesi a tutte le categorie di uova, eccetto Eurospin, Pam, IN's Mercato e Metro.

Produttori e trasformatori

La totalità delle aziende italiane della trasformazione incluse nel report ha completato la propria transizione, segnale positivo visto che si tratta di uova 'nascoste' in dolci, paste all’uovo e prodotti da forno. Ancora escluse dal report Bauli e Granarolo, per cui non è stato possibile trovare chiarimenti pubblici rispetto alla loro posizione in merito all’utilizzo di uova da allevamenti in gabbia.

Ristorazione

Il settore della ristorazione continua a mostrare progressi meno significativi, andamento attribuibile a impegni incompleti, comunicazioni dei progressi assenti o percentuali di progresso stabili rispetto alla scorsa edizione. La transizione media delle aziende di questo settore incluse nel report e che comunicano i progressi è del 79%. Nessuna delle aziende di ristorazione italiane incluse comunica i progressi fatti sulle uova utilizzate come ingrediente, cioé quelle usate nei prodotti pronti acquistati da terzi, categoria recentemente aggiunta al report e che acquisirà sempre più rilevanza nelle prossime edizioni.

Il supporto dei legislatori

La progressione dimostrata dalle aziende alimentari, in Italia ma anche in Europa e nel resto delle regioni incluse nel report, riflette le preferenze dei consumatori per il benessere degli animali e le numerose prove scientifiche a sostegno della necessità di una produzione in sistemi alternativi alle gabbie, come dimostrato di recente da diversi pareri EFSA. È ora giunto il momento che i decisori politici rafforzino e sostengano le azioni positive intraprese dall'industria alimentare, approvando normative per l’eliminazione delle gabbie e garantendo parità di condizioni per gli operatori coinvolti nella transizione.

Le aziende alimentari stanno lavorando attivamente per offrire alle galline ovaiole un futuro senza gabbie e questo report, che evidenzia gli impegni presi su base volontaria e mostra progressi costanti, ne è la chiara dimostrazione. Ad amplificare la necessità di un cambiamento sono stati gli 1,4 milioni di consumatori che in Europa hanno firmato l'Iniziativa dei Cittadini Europei ‘End the Cage Age’, in risposta alla quale la Commissione europea si è impegnata a proporre entro il 2023 una legislazione per vietare le gabbie per tutti gli animali da allevamento. Una proposta, quella della Commissione, che deve ancora vedere la luce e che auspichiamo venga presentata al più presto.

Bianca Furlotti, del Settore Alimentare di Compassion in World Farming in Italia

Scopri i progressi delle singole aziende sul sito interattivo: 

 

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