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Pubblicata la sesta edizione del report EggTrack

News Section Icon Pubblicato 16/11/2022

Oggi (16 novembre) è stata pubblicata la sesta edizione del report globale EggTrack, che mostra come, nonostante il difficile periodo economico, le aziende continuino a portare avanti i loro impegni verso l’abbandono delle gabbie dalle proprie filiere di uova.

EggTrack 2022 slider image

Dal report del 2022 emerge che 175 (75,4%) delle 232 aziende analizzate comunicano i progressi fatti rispetto ai propri obiettivi di eliminazione delle gabbie, in aumento rispetto al 71% del 2021, con una media del 79,1% di progressi. 

Otto nuove aziende, tra cui Pizza Express, Yum! BrandsBloomin’ Brands si sono impegnate ad abbandonare le gabbie dalle proprie filiere globali quest'anno, e tra le aziende che comunicano progressi a livello globale la percentuale di uova non in gabbia è aumentata dal 55,2% del 2021 al 63,1% del 2022.

Delle 232 aziende incluse in EggTrack, 103 operano a livello globale, 52 solo in Nord America o negli Stati Uniti, 76 in Europa (incluso il Regno Unito) e, per la prima volta, EggTrack ha una sezione dedicata all'area Asia-Pacifico, che include due aziende che operano solo in questa regione.

Risultati principali 

  • Il 75,4% delle aziende analizzate comunica i progressi fatti rispetto agli impegni presi.
  • 8 aziende hanno esteso gli impegni a tutte le proprie filiere globali, tra queste Bloomin’ Brands, Darden Restaurants, Focus Brands, Pizza Express, Royal Caribbean International, The Cheesecake Factory, Wyndham Hotels & Resorts e Yum! Brands.
  • Un'azienda - Famous Brands - ha raggiunto il proprio impegno globale.
  • Delle 128 aziende con impegni in Europa (come parte di impegni europei o globali), 109 (85%) comunica i progressi fatti.
  • 8 aziende hanno raggiunto i propri impegni nazionali in Europa, tra cui Ahold Delhaize, Lactalis e l'italiana Markas, che nel 2022 ha raggiunto il 100% di uova non in gabbia con tre anni di anticipo rispetto all'obiettivo iniziale. 
  • Delle 18 aziende con impegni nella regione Asia-Pacifico (come parte di impegni regionali o globali), 8 comunicano i progressi fatti (44,4%).
  • 24 aziende dichiarano pubblicamente anche l'esclusione dei sistemi combinati dalle proprie filiere di approvvigionamento.

Aziende italiane: progressi e assenti

  • Delle 34 aziende italiane analizzate, 29 comunicano i progressi fatti rispetto ai propri impegni.
  • Tutti i supermercati italiani inclusi nel report comunicano lo stato della propria transizione. Gruppo VéGé rimane l'unico tra i maggiori supermercati del paese a non avere una posizione pubblica sulle gabbie nelle filiere di uova.
  • 10 dei 14 supermercati inclusi hanno un impegno completo ad abbandonare le gabbie sia dalle filiere di uova in guscio che di ovoprodotti (7 su 12 nel 2021). 
  • Delle 24 aziende che hanno dichiarato pubblicamente l'esclusione dei sistemi combinati, 10 sono italiane, compresi tutti i produttori di uova. Eurovo e Sammontana comunicano inoltre lo stato della transizione rispetto all'abbandono di questi sistemi dalle proprie filiere.
  • La ristorazione rimane il settore meno avanzato, poco più della metà delle aziende incluse comunica i progressi, e aziende come Autogrill e Flunch non forniscono informazioni ripetto allo stato della propria transizione. 

Il mercato globale continua a progredire verso una produzione di uova in sistemi alternativi alle gabbie, e nonostante le difficoltà del contesto attuale, le aziende continuano a mantere i propri impegni e a comunicare in maniera trasparente i progressi fatti. EggTrack, oltre a valorizzare i risultati positivi, mette in evidenza anche le aziende che ancora non hanno preso impegni pubblici ad abbandonare le gabbie e che rischiano di rimanere indietro rispetto al resto del settore.

In Italia la produzione non in gabbia rappresenta il 64%, tuttavia per continuare a progredire in questa direzione saranno necessari gli impegni di alcune grandi aziende leader del nostro paese. Realtà come Cigierre, con i marchi Old Wild West, America Graffiti e Temakinho, o Granarolo, non sono presenti in EggTrack proprio perché non è stato possibile trovare una comunicazione pubblica in tema di abbandono di uova da galline allevate in gabbia.

Bianca Furlotti, del Settore Alimentare di Compassion ha commentato: "Nonostante il difficile periodo economico, è estremamente incoraggiante vedere che le aziende continuano a portare avanti i loro impegni per l'allevamento senza gabbie, includendo nelle proprie transizioni anche l’esclusione dei sistemi combinati. La produzione in sistemi alternativi rappresenta un investimento intelligente, poiché la crescente domanda dei consumatori non farà che accelerare questa tendenza. Per questo, è necessario che tutte le aziende che ancora non hanno assunto una posizione pubblica comunichino al più presto la direzione in cui vogliono investire, e che quelle che stanno attuando la transizione continuino a collaborare con i propri fornitori per l'esclusione dei sistemi combinati nelle proprie conversioni”.

Leggi il report integrale EggTrack o visita il sito interattivo sui progressi.

Globe

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